29 novembre
La festa di Tutti i Santi della Famiglia Francescana ci ripropone la chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. La santità è un percorso che coincide con la vita dell’uomo, nessuno escluso e senza alcun limite di tempo. La santità non è riservata a coloro che hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie per dedicare molto spazio alla preghiera. La risposta alla chiamata alla santità è di «vivere con amore offrendo a ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno» (Francesco, Es. Ap. Gaudete et exsultate 14).
La santità viene da Dio ed è un dono della grazia, non il risultato del nostro sforzo.
Per questo, nel cammino di santità la grazia raggiunge gli uomini sorprendendoli nelle loro condizioni reali, “Dio ci supera infinitamente, è sempre una sorpresa e non siamo noi a determinare in quale circostanza storica incontrarlo dal momento che non dipendono da noi il tempo, il luogo e le modalità dell’incontro” (GE 41).
Nei Santi e nelle Sante della Famiglia Francescana ritroviamo sempre questo legame con la vita ordinaria, che lo Spirito Santo illumina e fa crescere verso il dono della carità.
Come francescani il cammino della santità è quello della sequela di Cristo povero e crocifisso, per essere conformati a Lui e testimoniarlo con la vita e la parola.
La vita secondo il Vangelo nella preghiera costante, nella letizia, nella carità incessante verso tutti attraverso il servizio e la missione sono gli ingredienti della santità francescana.
Dal Messale Serafico:
L’Ordine Serafico è stato in ogni tempo focolare di santità: questo è il motivo della sua vitalità spirituale che lo fa perennemente rifiorire.
I suoi figli Santi (del primo, secondo e terzo Ordine) appartengono ad ogni condizione sociale e ad ogni popolo. Ci sono martiri, dottori, sacerdoti, fratelli religiosi, laici, vergini, sante donne… Una moltitudine immensa radunata intorno al grande Poverello, «recante il segno del Dio vivo».
La festa di tutti i Santi dell’Ordine Francescano si celebra in questo giorno, perché il 29 novembre 1223, Onorio III confermò solennemente la Regola di S. Francesco, già approvata verbalmente nel 1209 da Innocenzo III.
L’originale della Regola è conservato tra le reliquie nella Basilica di S. Francesco in Assisi.