Di stile romanico, raggiunge i 70 metri ed è il più alto di Venezia dopo quello di S. Marco. Dalla sommità si gode uno spettacolo raro di tutta la città e delle isole della Laguna. Fu iniziato dal veneziano Jacopo Celega (1361) e terminato dal figlio Pier Paolo nel 1396. L’interno è a due canne, legate da una rampa che serviva a portare in alto il materiale per la costruzione; sono come due campanili uno dentro l’altro, alleggerito, quello di dentro, da grandi finestre a tutto sesto, mentre piccole monofore lasciano penetrare all’interno una tenue luce. È tutto in cotto, eccettuate le pietre bianche che dividono i tre ordini, le colonne, gli archi della cella campanaria e le colonnine della loggia sovrastante. Nel 1490 fu danneggiato da un fulmine e modificato nella cuspide terminale ancora presente: al posto della piramide di piombo, simile a quella del campanile di S. Marco, venne costruito l’attuale coronamento a tamburo poligonale.